E quando si è disperati ci si attacca a tutto,
anche a un cieco che legge gli uomini.
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Béssir, Sud del mondo. Vent’anni fa Mariño è arrivato dal mare, avvolto nel mistero, adottato dal potente Generale Alvàrez.
Amato da tutti, il ragazzo custodisce però una maledizione terribile: non può amare. La sua purezza assoluta lo blocca ogni volta che tenta di aprire il cuore, lasciandolo in preda alla disperazione. Quando ogni speranza sembra svanire, l’incontro con Birù, un enigmatico poeta cieco capace di leggere l’anima, svela una crudele verità: solo un amore libero da qualsiasi interesse potrà salvarlo. Mariño, sconvolto e ferito, fugge oltre la grande muraglia, verso il Nord proibito, terra nemica e misteriosa.
Inizia così un viaggio epico e commovente, dove Mariño scoprirà che la vita autentica inizia solo quando si è disposti a perdere tutto per amore.
Una storia travolgente di sentimenti estremi, sacrifici, conflitti e redenzioni, che racconta la forza irresistibile dell’amore vero, quello capace di superare ogni barriera, persino l’odio, la guerra e il destino stesso.
E quando si è disperati ci si attacca a tutto,
anche a un cieco che legge gli uomini.
ANNO DI PUBBLICAZIONE | Maggio 2025 |
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ISBN | 9788832195934 |
Genere | Narrativa |
Pagine | 232 pagine |
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Mattia Vandoni è nato nel 1990 e vive in provincia di Novara.
Dopo aver conseguito una laurea in Filosofia e una in Psicologia, ha scelto di dedicarsi all’ascolto dell’essere umano, nelle sue fragilità e nei suoi slanci più profondi. Lavora come psicologo dello sviluppo, accompagnando bambini, adolescenti e famiglie nei loro percorsi di crescita.
Crede nella forza della gentilezza, nell’autenticità dell’incontro con l’altro e nella capacità di accogliere ciò che spesso resta invisibile.
La scrittura, come il suo lavoro clinico, nasce dall’urgenza di dare voce al dolore e ai sogni che abitano l’essere umano.
Andrà tutto bene: un mantra che continuavo a ripetermi nella testa, tutti i giorni, più volte al giorno. Ma non ci credevo più nemmeno io.
Stefano è pronto per uscire, rasato di fresco, abito blu e addirittura un papillon in tinta, si avvia deciso ed euforico verso il giorno più importante della sua vita.
Un incontro inaspettato però devierà il corso del suo destino. Chi è quella donna? Come sapeva dove trovarlo e perché lo fa? Grazie a lei, Stefano comincia a ripensare a ciò che è successo negli ultimi due anni. A poco a poco la nube di mistero che avvolge quegli eventi inizia a diradarsi e tutto diventa improvvisamente chiaro.
Anno 2246. La Terra si trova sull’orlo del baratro climatico e demografico e l’arrivo di spietati e sanguinari invasori extraterrestri, i Badb, sembra essere il colpo finale per il pianeta. Contro ogni aspettativa, questo attacco proveniente dal profondo dell’Universo rinsalda lo spirito dei terrestri che, facendo fronte comune, riescono a resistere e ribattere colpo su colpo.
Dopo ulteriori quattro secoli di guerra e oltre sette miliardi di morti, uno sconosciuto impiegato del Dipartimento della Guerra tenta di ribellarsi a quel conflitto lontano e pulito, insinuatosi ormai nel tessuto sociale fino a diventarne parte. Troverà le risposte che cercava, ma saranno peggiori del suo più terribile incubo.
Anna nasce l’11-11-1991 -palindromi il suo nome e la sua data di nascita- in un giorno di San Martino che tutti ricorderanno per la forza impetuosa con cui soffiarono Maestrale e Scirocco: i due venti contrapposti che avvolgono la Sardegna.
Due forze equivalenti e contrastanti, come bene e male, che da quel giorno non la lasceranno mai. Tra miti e leggende della tradizione popolare, stregoneria e Inquisizione, magia bianca e magia nera si snoda la storia di Anna: riuscirà a conciliare gli opposti?
“Nomen omen” è stato finalista al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2018 e secondo classificato al premio Città di Siena, sezione Elba book festival.
Il romanzo si sviluppa tra Ispra, il Santuario di Loreto e Milano tra il medioevo e il secondo dopoguerra: un salto temporale di sei secoli che porterà il lettore dalle lotte tra Visconti e Della Torre per il controllo di Milano, fino alla proclamazione del dogma dell’Assunzione da parte di Pio XII.
1276
È l’alba di un giorno d’estate, l’avanguardia dell’esercito visconteo, costituita da settanta cavalieri eretici sopravvissuti alla crociata indetta contro i Catari, ha ormai oltrepassato Ispera. Oltre una vasta palude li attendono i cavalieri dell’Ordine teutonico alleati dei Torriani. Lo scontro sarà molto sanguinoso e si concluderà al tramonto con una sfida mortale.
1950
Sono cambiati i nomi dei luoghi e di quella battaglia non rimangono tracce. Tuttavia, l’Ombra, un uomo misterioso che vive accanto al vecchio cimitero, continua ad aggirarsi tra ciò che rimane dell’antica palude. La sua presenza e il permanere a Ispra di un nucleo “eretico” scatenerà una nuova lotta che – riprendendo quella tra Visconti e Della Torre – coinvolgerà due nuove fazioni di ispresi. A loro si aggiungeranno nuovi alleati milanesi: tra questi alcuni esponenti della ligera, la malavita meneghina.
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