Lo spirito di sopravvivenza e l’attaccamento alla vita è più forte di qualsiasi legge.
Violai la legge per avere una speranza di vita.
L’ultima.
€15.00
Prefazione di Antonella Soldo, coordinatrice meglio legale.
Davvero la Cannabis può essere considerata alla stregua delle droghe che, annualmente, provocano alti numeri di morti?
Questa è la testimonianza di Alfredo Ossino, ex Maresciallo della Guardia di Finanza, congedato d’ufficio per patologia causata dal servizio. È la storia di un uomo che desidera guarire per ritrovare la sua forza e la sua serenità, tanto disperato da affidarsi al mercato nero, pur di sconfiggere il dolore fisico e la depressione. Quello che ci propone Ossino è un viaggio che scardina a uno a uno i pregiudizi sulla Cannabis, sconfigge l’ignoranza e ci permette di ragionare su un tema tanto attuale quanto necessario per la salute di molte persone.
Lo spirito di sopravvivenza e l’attaccamento alla vita è più forte di qualsiasi legge.
Violai la legge per avere una speranza di vita.
L’ultima.
ISBN | 9788832195552 |
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ANNO DI PUBBLICAZIONE | Maggio 2023 |
Genere | Scienze Sociali |
Pagine | 120 pagine |
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Alfredo Ossino (Genova, 1964) è stato Maresciallo Capo della Guardia di Finanza, in congedo dal 2007 per patologia alla colonna vertebrale causata dal servizio svolto.
Questo suo saggio d’esordio vuole essere un grido di denuncia verso uno Stato ipocrita che continua a voler ignorare i benefici della Cannabis, continuando a definirla semplicemente “droga”.
Genova è la città dei dualismi. Basta voltarsi dall’altra parte e il mare diventa monte, il levante ponente e le discese salite.
Una sera un imprenditore genovese si volta dall’altra parte, e la vita diventa morte. Qualche mese più tardi, sua figlia Claudia, che ancora non ha metabolizzato la morte del padre, conosce Alfio, un uomo affascinante, vent’anni più grande di lei. Attratta dalla sua maturità e dal suo carisma, la ragazza si perde in una relazione totalizzante, che la allontana dalla sua città e dai suoi affetti.
Anche Claudia si volta dall’altra parte, e la luce di un presente fatto d’amore e passione si trasforma nell’oscurità di un futuro pieno di bugie, soprusi e violenza. Riuscirà a uscirne?
Una storia vera
“La Cannabis non va né osannata né demonizzata, va studiata e rispettata”
Già a partire dal sottotitolo, che racchiude in tre parole tutta l’assurdità di decenni di condanna e messa al bando della Cannabis, ci si rende conto che questo è un piccolo libro “necessario”.
Piccolo nelle dimensioni, ma non negli intenti; necessario perché affronta lucidamente tutti i pregiudizi morali e ideologici che ostacolano la coltivazione, la diffusione e l’uso della canapa, smontandoli a uno a uno con una narrazione che mescola abilmente la cronaca delle esperienze personali dell’autore con i fatti storici e scientifici; il tutto corredato da studi approfonditi e da una serie di dati statistici inoppugnabili e verificabili.
Con la sua prosa agile, senza fronzoli, ma sempre appassionata, Flavio Passi mette a nudo tutta l’ipocrisia e gli errori di valutazione sociali e politici che ancora oggi rendono molto complicato il libero uso della Cannabis a scopi ricreativi e terapeutici, lasciando che il suo commercio clandestino continui a foraggiare il mercato dello spaccio e tutta la rete criminale che ci gira intorno.
E soprattutto ce la presenta semplicemente per quello che è: una pianta officinale buona, utile e ingiustamente demonizzata.
Prefazione del Senatore Matteo Mantero.
Asha arriva in Italia dopo un viaggio su un furgoncino, su un aereo, su un’auto che la portano da quella che diventerà la sua nuova famiglia e “non mi lascerà andare mai più”.
Asha è la voce degli adottati, di quei tanti bambini e ragazzi, bambine e ragazze, che poche volte hanno voce. Si scrive di loro, per loro, quasi mai con loro. Sono anime che nel giro di poche ore attraversano continenti e fusi orari, ai quali è richiesto di diventare figli nell’arco di pochi istanti, di uno sguardo appena, e di lasciare alle spalle tutti i propri bagagli per prenderne in mano di nuovi, integri e perfetti, da riempire con la nuova vita e i suoi nuovi, integri e perfetti ricordi.
In una vera e propria performance l’artista Simona Bocchi si immerge in un viaggio esistenziale nel continente indiano durato stabilmente per più di un decennio e mai concluso per la sua assidua frequentazione.
Nella sua lunga permanenza in India, esplora i mutevoli paesaggi esteriori che plasmano il proprio paesaggio interiore. Attraverso l’attenzione consapevole, offre al lettore l‘opportunità di accompagnarla in un viaggio introspettivo straordinario, ovunque svuota le materie scultoree per riempirle di aria del proprio anelito di ricerca, tesse, cuce e ci scrive la trama di una vita all’insegna dello sconosciuto. Il suo vissuto è come una lunga meditazione nell’accettazione del qui ed ora, senza aspettative.
Per un temperamento dirompente e ribelle di una donna Occidentale, emancipata, in carriera ed autonoma è stata una dura prova il suo volontario e solitario immergersi in un paese governato da regimi di comportamento, caste e maschilismo in aperta contraddizione con il suo essere, ma questo scontro-incontro degli opposti mondi ha offerto una più ricca riflessione sui valori che ha portato ad una più profonda consapevolezza.
Domande di vita che trovano risposte solo attraverso la sincronia degli opposti.
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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