“Trovo nella poesia un potere esistenzialistico, un po’ come l’abitudine di mangiare o di dormire.” Green Eyed Vincent si racconta alla bookblogger Valentina Ottoboni

Metti un’appassionata lettrice da sempre affascinata dai numeri primi a leggere una silloge ben curata e studiata dal titolo “Nell’universo di un numero primo”… non può che uscirne una serie di riflessioni davvero interessanti.

Valentina Ottoboni, in arte e su Instagram come Una cuvee di libri, ci regala la sua interpretazione di ciò che un numero primo rappresenta:

Nella mia ingenuità adolescenziale ero quasi in soggezione di fronte a questo loro carattere sfacciatamente “integralista” e autoreferenziale: il fatto che si potessero dividere solo per uno e per se stessi li rendeva ai miei occhi irraggiungibili, nel loro essere custodi gelosi della loro interezza. […] Capii solo più tardi, in seguito all’incontro con la psicanalisi, quanto l’idea di unità e integrità fosse una vera e propria illusione, il preambolo per ogni delirio di onnipotenza, e allora iniziai a guardare ai numeri primi con benevolenza, con “simpatia”, nell’accezione etimologica del termine. Già, perché se li si prova a dividere per numeri diversi da uno e se stessi, producono necessariamente uno scarto, un resto irriducibile a qualsiasi unità ed interezza. E quindi risultarono ai miei occhi profondamente umani, rappresentanti della singolarità irripetibile di ciascuno, proprio in virtù di quello scarto che è loro congenito.

e la sua visione dell’esordio di Vincenzo Scordo, alias Green eyed Vincent, “Nell’universo di un numero primo”:

Quello che Green Eyed Vincent tenta quindi di creare attraverso il cemento delle parole e l’acciaio dei significati, seguendo come unico criterio ordinatore la sua libertà di pensiero e la libertà dei sui pensieri, è quindi una sorta di ponte tra scienza e poesia, come lui lo definisce. A me piacerebbe di più parlare di contatto tra i vari e multiformi aspetti della vita di tutti i giorni, che esprimono l’umano a 360 gradi, congiungendo l’antico e il moderno, il vecchio e il nuovo, il passato e il presente.

Dalla curiosità di Valentina per l’autore, segue una breve intervista che ci mostra un bel ritratto di Green Eyed Vincent, che in primis ci rivela il potere esistenzialistico che la poesia ha nella vita.

Vi invitiamo a leggere tutto l’articolo qui.

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