Lei fa parte di quel tipo di persone che invece di guardare il regalo mentre viene scartato osserva il volto del festeggiato, perché lei ha bisogno di assaporare l’essenza delle emozioni. Lei è un’esplosione di emozioni.
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Tre donne. Letizia, Simona e Sara, si trovano sullo stesso treno diretto in Sicilia.
Seppur molto diverse tra loro, hanno stati d’animo affini. Tutte e tre, infatti, si sentono perdute all’interno di un labirinto di pensieri, in un momento cruciale delle loro vite in cui dover decidere se cedere o continuare a credere che la vita possa sorprendere anche dopo tanti fallimenti.
Simona deve fare i conti con una relazione malata, nella solitudine della maternità; Sara con la morte dell’amato fidanzato dopo un fatale incidente; Letizia, di origini peruviane, fatica a integrarsi nel tessuto sociale romano e a trovare un lavoro stabile.
In tutte e tre le donne, a un certo punto, scatta un meccanismo di salvezza.
Ogni incontro e situazione che vivono diventa un momento di riflessione e di messa in discussione, un percorso di consapevolezza. Si ritroveranno proprio quando pensavano di dissolversi.
Strappi di luce è un romanzo corale. Personaggi, azione, ambienti e paesaggio tendono a unirsi in un insieme armonico, fino a costituire voci di un unico coro femminile.
Lei fa parte di quel tipo di persone che invece di guardare il regalo mentre viene scartato osserva il volto del festeggiato, perché lei ha bisogno di assaporare l’essenza delle emozioni. Lei è un’esplosione di emozioni.
ISBN | 9788832195514 |
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Anno di Pubblicazione | Maggio 2024 |
Genere | Narrativa |
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Giovanna Pappalettera è nata a Roma da origini meridionali e lavora ora come insegnante di sostegno alle superiori, un ruolo che l’appassiona tanto. Fin da bambina ha sviluppato la sua creatività grazie al magico universo dei libri. Crede che leggere e scrivere siano importanti antidoti contro il mondo. Ha già pubblicato tre romanzi: con Alcheringa Edizioni Io, nonostante tutto sono viva; con Blueberry Edizioni E ora puoi baciare la fotografa; in self Un caffè, per favore.
Con Edizioni Effetto pubblica la sua nuova opera, Strappi di luce.
Definisce i suoi romanzi psicologici sentimentali perché le piace perdersi dentro agli abissi della psiche umana, senza togliere però le giuste attenzioni alle sfumature del cuore.
La tranquillità di un piccolo paese della provincia bresciana viene stravolta da un omicidio inquietante e morboso, l’ultimo di una serie.
Ed è quando l’Interpol si presenta alla porta del distretto di Polizia per reclamare informazioni su quel delitto, che l’ispettore capo Filippo Santacroce viene catapultato in una storia via via più tortuosa.
Si tratta davvero di un killer seriale? L’unica certezza è che l’autore delle macabre opere comunica attraverso rompicapi e tatuaggi. Che anche lui si stia nascondendo da qualcuno? E soprattutto, perché vuole proteggere gli investigatori?
Santacroce si troverà quindi proiettato in una storia al di là del tempo e dell’immaginario, il frutto di una programmazione ben precisa iniziata molto tempo prima. Le indagini apriranno squarci su una realtà terribile, una verità paradossale e inverosimile in cui la morte di povere donne è solo il mezzo per arrivare a qualcosa di molto più complesso.
Per risolvere il caso, Santacroce non solo dovrà fare i conti con l’orrore, ma si troverà costretto a indagare su se stesso, sul suo passato e sulle insicurezze che lo attanagliano. E se questo fosse solo l’inizio?
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo.
Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa.
A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte.
Genova è la città dei dualismi. Basta voltarsi dall’altra parte e il mare diventa monte, il levante ponente e le discese salite.
Una sera un imprenditore genovese si volta dall’altra parte, e la vita diventa morte. Qualche mese più tardi, sua figlia Claudia, che ancora non ha metabolizzato la morte del padre, conosce Alfio, un uomo affascinante, vent’anni più grande di lei. Attratta dalla sua maturità e dal suo carisma, la ragazza si perde in una relazione totalizzante, che la allontana dalla sua città e dai suoi affetti.
Anche Claudia si volta dall’altra parte, e la luce di un presente fatto d’amore e passione si trasforma nell’oscurità di un futuro pieno di bugie, soprusi e violenza. Riuscirà a uscirne?
Una storia vera
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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