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Inizia come un giorno qualsiasi, quello in cui Carlo torna a casa e scopre che un incendio, partito dalla tavernetta, ha devastato l’intera abitazione. La sua compagna, Marta, è sotto chock. Il figlio adottivo, Naadir, sembra scomparso. Nessuno è in grado di spiegare cosa sia accaduto: Marta accusa Naadir, ma Carlo, che è molto legato al ragazzo, nel cuore non riesce a ritenerlo responsabile.
Nei giorni successivi, trascorsi a casa di Morgana – figlia di Marta in dolce attesa – e del marito Davide, Carlo ripercorrerà le tappe del passato che hanno portato alla costruzione di una realtà famigliare atipica ma solida. Mentre Marta sembra sprofondare sempre più in una crisi di mezza età che la rende profondamente depressa, Carlo cerca di rimettere insieme i pezzi, e ritrovare la felicità che sembra perduta per sempre.
La strega di Sabbione è una storia tenera e commovente, animata da personaggi per i quali è impossibile non provare empatia. Un viaggio nei meandri dell’animo umano. Una domanda che oggi affolla la testa di molti: cos’è davvero una famiglia? E, soprattutto, una risposta, destinata a scaldare il cuore, e far sorridere l’anima.
Ho la sensazione che il tempo stia ritornando indietro,
a quando tutto era ancora intatto, le cicatrici non si erano ancora formate.
ISBN | 9788832195774 |
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ANNO DI PUBBLICAZIONE | Prima Edizione Gennaio 2024 |
Genere | Narrativa |
Pagine | 168 pagine |
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Vince Rizzo è nato a Reggio Emilia nel 1958 e vive a Sabbione nelle campagne del comune di Reggio Emilia. Ha pubblicato nel 2021 “La mucca danzante”. Nel 2022 “Boh – Il torrente sorride”. "La strega di Sabbione" è la sua terza esperienza editoriale.
Il romanzo si sviluppa tra Ispra, il Santuario di Loreto e Milano tra il medioevo e il secondo dopoguerra: un salto temporale di sei secoli che porterà il lettore dalle lotte tra Visconti e Della Torre per il controllo di Milano, fino alla proclamazione del dogma dell’Assunzione da parte di Pio XII.
1276
È l’alba di un giorno d’estate, l’avanguardia dell’esercito visconteo, costituita da settanta cavalieri eretici sopravvissuti alla crociata indetta contro i Catari, ha ormai oltrepassato Ispera. Oltre una vasta palude li attendono i cavalieri dell’Ordine teutonico alleati dei Torriani. Lo scontro sarà molto sanguinoso e si concluderà al tramonto con una sfida mortale.
1950
Sono cambiati i nomi dei luoghi e di quella battaglia non rimangono tracce. Tuttavia, l’Ombra, un uomo misterioso che vive accanto al vecchio cimitero, continua ad aggirarsi tra ciò che rimane dell’antica palude. La sua presenza e il permanere a Ispra di un nucleo “eretico” scatenerà una nuova lotta che – riprendendo quella tra Visconti e Della Torre – coinvolgerà due nuove fazioni di ispresi. A loro si aggiungeranno nuovi alleati milanesi: tra questi alcuni esponenti della ligera, la malavita meneghina.
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo.
Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa.
A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte.
“Niente di Personale non è un libro.
È uno spettacolo di circo.
È passione. Amicizia. Impegno. Sudore. Coraggio. Empatia. Concentrazione. Entusiasmo. Libertà. Perseveranza. Complicità. Sensibilità. Fiducia. Comprensione. Speranza. Spontaneità. Fragilità.
Lo puoi ascoltare.
Lo puoi guardare.
Lo puoi leggere.
Lo puoi sognare.”
Un quadretto famigliare comico e dissacrante.
In un’estate afosa di città, Giulia decide di andare qualche giorno a rilassarsi in un piccolo borgo del Piemonte dove, da bambina, era solita trascorrere l’estate. Ma il soggiorno si rivelerà tutt’altro che rilassante: l’arrivo inaspettato della sorella Federica e di suo figlio Damiano, ma soprattutto quello dell’esuberante nonna (personaggio perfettamente riuscito) sconvolgeranno i piani della protagonista, che si troverà suo malgrado coinvolta in un mistero che affonda le sue radici nel passato di quel paesino apparentemente sereno.
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