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Il locale ha risucchiato molte vite. Si cominciava da adolescenti, imparando presto cosa significa appartenere a un luogo.
Milo, invece, ci arriva a vent’anni: intrappolato nel suo malessere, vive solo attraverso i libri. Le persone, invece, non le capisce.
Per tentare di conoscerle, inizia a lavorare al locale, e lì cresce, si perde. Sperimenta ogni modo per smettere di essere triste, anche i più pericolosi. Incontra una ragazza e pensa di aver trovato la soluzione; incontra un ragazzo curvo e stanco, e crede di poterlo salvare…
Le loro storie s’intrecciano, vissute insieme, sebbene anagraficamente lontane.. Gli anni passano, e non sono più adolescenti, ma sono ancora pieni di rabbia, con domande sospese, frasi fraintese, liti mai avvenute.
Qualcuno è cambiato, qualcuno sopravvive adattandosi.
Altri restano fermi, amanti della propria paura.
Qualcuno è cambiato, qualcuno sopravvive adattandosi.
Altri restano fermi, amanti della propria paura.
ISBN | 9788832195859 |
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ANNO DI PUBBLICAZIONE | Dicembre 2024 |
Genere | Narrativa |
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Anna Landini nasce nella provincia lombarda, quella dove, se sbagli direzione, da Milano ti ritrovi a Varese. Classe 1998, di una sola certezza ha fatto il suo punto fermo: scrivere. Ha studiato, ma ora non studia più. Ha lavorato, ma ora non lavora più. Scrive.
Autrice della newsletter Sproloqui, uno sguardo lucido e disincantato sul mondo di chi lo osserva senza pretese di comprensione, Anna pubblica racconti su riviste italiane e inglesi, esplorando ogni angolo delle parole per costruire storie. Il disordine è il suo primo romanzo completo, frutto di una passione senza compromessi.
Sedici anni di calcio, di tifo e di vita.
La crescita personale, le emozioni e ti travagli di un bambino che attraversa l’infanzia e l’adolescenza fino a ritrovarsi uomo; accompagnato in tutti quegli anni da una passione travolgente: la Juventus.
Urla, risa, abbracci… Pianti di gioia e dolore…
Un amore che accompagna Mikael dal giorno della sua Prima Comunione: era il 5 maggio 2002.
Giacomo “Jack”Alighieri ha una routine collaudata che non ha alcuna voglia di cambiare, così come non ha voglia di fare molte cose. Giorno dopo giorno la sua vita comincia con la sveglia nel suo bilocale, continua per otto ore in un ufficio e si conclude la sera al BarCellona, tra nostalgici degli anni Ottanta, idraulici amanti del teatro, personaggi muti o solo silenziosi, birra e vino bianco. E narrazioni fantasiose al bancone del bar, che lo vede di volta in volta cantastorie o imbonitore, truffatore della realtà o suo archivista. Avrebbe potuto continuare così per sempre, magari aggiungendo ogni tanto un’uscita con l’amico storico, ma una serie di bigliettini di cartone lasciati sul tavolo della cucina del suo appartamento cambia tutto. Poche parole scritte con una grafia che odora di femmina e di avventura, un luogo e un orario. Un appuntamento con il destino, ma di chi?
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo.
Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa.
A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte.
La voglia, più o meno consapevole, di comprendere ciò che manca nella loro vita, conduce Anna, Nunzia e Raffaella, per motivi diversi, ad appassionarsi ai Balcani e a incontrarsi proprio lì.
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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