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NUOVA EDIZIONE – 4 NUOVI CAPITOLI.
Una pianta sacra che accompagna l’umanità dai suoi albori, ma che da un secolo è perseguitata a causa di enormi interessi economici. Un ragazzo ribelle che se ne innamora al punto da farne la sua ragione di vita, il suo lavoro, la sua missione. Due storie che si intrecciano, perché mentre il ragazzo cresce e con lui la consapevolezza, insieme si sviluppa anche la curiosità sul perché di quei divieti, sul motivo per cui quella pianta è bandita dall’agricoltura, dall’industria, dalla farmacopea, settori in cui aveva di-morato per secoli. Un avvincente viaggio nel tempo alla scoperta della pianta più amata e maltrattata della storia nonché una panoramica completa dei suoi utilizzi (medici, industriali e ricreativi), narrati in maniera esemplare da uno dei suoi protagonisti.
Quella della Canapa è una rivoluzione silenziosa ma inesorabile. Medicina, industria, edilizia, ambiente: ancora una volta Lei è pronta a rientrare dal portone d’onore sul palcoscenico della storia. Il mondo avrà finalmente il coraggio di non impedirlo?
ISBN | 9788832195811 |
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ANNO DI PUBBLICAZIONE | Quarta Edizione Marzo 2024 |
Genere | Scienze sociali |
Pagine | 244 pagine |
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Matteo Gracis, 1983, Pieve di Cadore (BL). Giornalista, pensatore libero e autore bestseller. È direttore della rivista Dolce Vita e fondatore del giornale digitale L’Indipendente. È stato assistente alla comunicazione di un Deputato della Repubblica Italiana. Con oltre 600 mila follower sulle piattaforme social, è una figura di spicco nel panorama dell’informazione indipendente. Ha visitato oltre 65 paesi nel mondo.
Secondo il grande filosofo Sant’Agostino “il mondo è un libro e chi non viaggia, ne conosce solo una pagina”.
Matteo Gracis ha fatto suo tale aforisma, dedicando energie, tempo e risorse per andare alla scoperta di luoghi e culture. Così facendo ha avuto la fortuna di visitare già oltre 60 stati del mondo, toccando tutti i continenti e vivendo esperienze di inestimabile valore. Dal suo “vivere viaggiante” ha scelto di raccontare in questo libro le dieci avventure più preziose, che vengono narrate con passione e coinvolgimento.
Non semplici racconti di viaggio ma diari ricamati con spunti di riflessione dalle mille sfumature, a volte ironici e leggeri, altre profondi e commoventi.
Dalla cima più alta dell’Africa, il Kilimangiaro, alla grande Russia a bordo della Transiberiana, dal classico Coast to coast sulla mitica Route 66, a un Cammino di Santiago in solitaria e ancora dall’Himalaya al Machu Picchu, dalla Scandinavia in camper all’Orient Express, dagli altopiani boliviani ai templi del Giappone.
Un susseguirsi entusiasmante di emozioni, imprevisti e scorci mozzafiato, che si conclude con una graditissima sorpresa, ovvero l’undicesimo viaggio, nel Paese che l’autore considera – a mani basse e senza dubbio alcuno – il più bello del mondo.
“La Cannabis non va né osannata né demonizzata, va studiata e rispettata”
Già a partire dal sottotitolo, che racchiude in tre parole tutta l’assurdità di decenni di condanna e messa al bando della Cannabis, ci si rende conto che questo è un piccolo libro “necessario”.
Piccolo nelle dimensioni, ma non negli intenti; necessario perché affronta lucidamente tutti i pregiudizi morali e ideologici che ostacolano la coltivazione, la diffusione e l’uso della canapa, smontandoli a uno a uno con una narrazione che mescola abilmente la cronaca delle esperienze personali dell’autore con i fatti storici e scientifici; il tutto corredato da studi approfonditi e da una serie di dati statistici inoppugnabili e verificabili.
Con la sua prosa agile, senza fronzoli, ma sempre appassionata, Flavio Passi mette a nudo tutta l’ipocrisia e gli errori di valutazione sociali e politici che ancora oggi rendono molto complicato il libero uso della Cannabis a scopi ricreativi e terapeutici, lasciando che il suo commercio clandestino continui a foraggiare il mercato dello spaccio e tutta la rete criminale che ci gira intorno.
E soprattutto ce la presenta semplicemente per quello che è: una pianta officinale buona, utile e ingiustamente demonizzata.
Prefazione del Senatore Matteo Mantero.
Asha arriva in Italia dopo un viaggio su un furgoncino, su un aereo, su un’auto che la portano da quella che diventerà la sua nuova famiglia e “non mi lascerà andare mai più”.
Asha è la voce degli adottati, di quei tanti bambini e ragazzi, bambine e ragazze, che poche volte hanno voce. Si scrive di loro, per loro, quasi mai con loro. Sono anime che nel giro di poche ore attraversano continenti e fusi orari, ai quali è richiesto di diventare figli nell’arco di pochi istanti, di uno sguardo appena, e di lasciare alle spalle tutti i propri bagagli per prenderne in mano di nuovi, integri e perfetti, da riempire con la nuova vita e i suoi nuovi, integri e perfetti ricordi.
Washington, DC. – commemorazione 11 settembre.
Sull’orlo di una nuova guerra fredda, due spie russe sono alle prese con la missione che potrebbe risolvere una delle più grandi piaghe del pianeta e spostarne gli equilibri socioeconomici. Il suicidio di uno scienziato americano trascinerà il detective Billy Blake in una complessa spirale cospirativa assieme a Tess Westlake, cronista d’assalto nonché ex moglie del luminare. La ricerca della verità si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza quando a Tess verrà affidato un prototipo rivoluzionario e Billy verrà incastrato per omicidio. Una corsa contro il tempo per anticipare le mosse del Mastermind, La Mente Suprema che tiene tutti sotto tiro. La febbrile fuga da un passato intriso di segreti e fragilità mai davvero cancellati.
Tess, personaggio ispirato al suo ideatore, è superstite dell’attentato di New York e deve fare i conti con il disturbo da stress post traumatico che ha realmente afflitto anche l’autore. L’esperienza autobiografica s’innesta cosi alla narrativa attraverso l’alternarsi di déjà-vu e flashback: potenti illusioni multisensoriali faranno riemergere sia gli spettri delle Torri Gemelle sia altri terribili traumi del passato.
In un susseguirsi di doppi giochi, oscillando tra la spy-story e il thriller psicologico, il lettore viene catapultato in una serie di colpi di scena che lo porteranno non solo a confondere la linea di demarcazione tra Bene e Male, ma soprattutto a riflettere sulle conseguenze di una tragedia ancora fin troppo viva e pulsante.
In questo libro le memorie di un alcolista si fanno strada in un percorso di esperienze significative dall’inizio della dipendenza fino alla sua sconfitta passando per situazioni più o meno comuni nelle vite di chi si è ritrovato a bere alcolici fino alla perdita della decenza.
La storia si svolge in provincia di Varese ed è raccontata in prima persona da Federico che ci racconta alcune tappe della sua costante lotta contro l’alcol: la sua famiglia, le sue relazioni e i suoi amici sono i punti fondamentali di ogni capitolo dello scritto che accompagnano il protagonista in diversi eventi più o meno spiacevoli.
La terapia e il suo toccare il fondo lo aiuteranno nella consapevolezza di risolvere un problema che ha devastato la sua vita e l’ha fatto piombare nel baratro.
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