Falanga Sabrina

Sabrina Falanga è scrittrice, giornalista. Si occupa di scrittura emozionale, libri ed eventi culturali. È presidente de Il Salotto Letterario di Vercelli.
Ha firmato il suo primo articolo a diciassette anni e si dedica in particolar modo alle interviste e agli approfondimenti, curando rubriche su testate locali e nazionali.
“Fare il vivo a galla” è il suo secondo romanzo. Con la sua precedente pubblicazione, “Oltre la superficie delle cose” (Undici Edizioni), ha siglato il suo esordio come scrittrice intimista.
Nel 2008 e nel 2017 ha vinto due concorsi letterari.

Sabrina Falanga

Falanga Sabrina

Autore

Si occupa di scrittura emozionale, libri ed eventi culturali. È presidente de Il Salotto Letterario di Vercelli.

Libri dell'Autore

  • fare il vivo a galla 16.00

    Trovare nell’altro quella parte di sé che è andata persa e, una volta accolta, capire cosa farne. Capire come gestire la consapevolezza che perdonare significa perdonarsi. Che lasciare andare significa lasciarsi andare.
    Milano è già fredda quando Carlo e Ludovica si incontrano. Troppo simili per non scontrarsi, ma troppo simili anche per non legarsi. Ognuno con i suoi drammi, ognuno con i suoi danni. Gli ansiolitici per placare quell’angoscia che stringe lo stomaco, per dormire e avvertire un po’ di pace, solo un po’. L’alcol per zittire le voci interiori, per fingere di non avere più ricordi, per cercare di morire, solo un po’, quando vivere sembra essere diventata una colpa.
    Quello che affrontano Carlo e Ludovica non è solo il loro viaggio: è il percorso di chiunque combatta con ansia, depressione, ossessioni, dipendenze, senso di colpa e di smarrimento. Con tutto quello con cui cerchiamo di colmare i vuoti e di alleggerire i pesi. Perché l’unica cosa da fare è cercare di imparare a stare a galla. E respirare.

    • Author:Falanga Sabrina
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fare il vivo a galla

Mi accorsi che la gente vedeva me, ma io non vedevo più la gente. Mi accorsi che il mondo esisteva, ma io non esistevo più. Quella sera, però, mi accorsi che il mio dolore non era unico al mondo e che non ero vittima di niente e di nessuno se non della mia stessa persona. Dovevo solo decidere, di quel dolore, cosa farmene.

fare il vivo a galla Sabrina Falanga

fare il vivo a galla

Trovare nell’altro quella parte di sé che è andata persa e, una volta accolta, capire cosa farne. Capire come gestire la consapevolezza che perdonare significa perdonarsi. Che lasciare andare significa lasciarsi andare.
Milano è già fredda quando Carlo e Ludovica si incontrano. Troppo simili per non scontrarsi, ma troppo simili anche per non legarsi. Ognuno con i suoi drammi, ognuno con i suoi danni. Gli ansiolitici per placare quell’angoscia che stringe lo stomaco, per dormire e avvertire un po’ di pace, solo un po’. L’alcol per zittire le voci interiori, per fingere di non avere più ricordi, per cercare di morire, solo un po’, quando vivere sembra essere diventata una colpa.
Quello che affrontano Carlo e Ludovica non è solo il loro viaggio: è il percorso di chiunque combatta con ansia, depressione, ossessioni, dipendenze, senso di colpa e di smarrimento. Con tutto quello con cui cerchiamo di colmare i vuoti e di alleggerire i pesi. Perché l’unica cosa da fare è cercare di imparare a stare a galla. E respirare.

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