La matematica vedica, con la sua flessibilità, permette soluzioni divertenti come se fosse un gioco.
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Questo manuale vuole essere un aiuto didattico per insegnare in modo diverso i calcoli aritmetici. La matematica vedica, con la sua flessibilità, permette soluzioni divertenti come se fosse un gioco. Può aiutare moltissimo i ragazzi che hanno difficoltà nell’eseguire le operazioni e soprattutto è utile, in un mondo sempre più tecnologico, per riappropriarci dell’uso del nostro cervello.
La matematica vedica, con la sua flessibilità, permette soluzioni divertenti come se fosse un gioco.
ISBN | 9788832195095 |
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Luogo di pubblicazione | Torino |
Anno di pubblicazione | Dicembre 2019 |
Genere | Saggistica, Scolastica |
Pagine | 120 |
Rilegatura | Cucito filo refe |
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Roberto Trallori, laureato in Scienze Geologiche presso l’Università degli Studi di Firenze, sua città natale. Ha insegnato matematica e scienze naturali a Prato. Lo sport, la musica e gli scacchi hanno avuto molta importanza nella sua formazione. Grazie alle sue esperienze in vari settori ha elaborato un personale metodo didattico che ha privilegiato il rapporto con gli allievi e nello stesso tempo l’aspetto ludico e artistico della matematica.
Autore del libro “La mia scuola – amore e idee non solo conoscenza” che illustra il modo in cui ha svolto la sua professione. Vive a Prato dal 1969.
Un’amara riflessione sulle “opere ardite” che l’uomo riesce, col suo ingegno, a realizzare; come quel che fu il Ponte Morandi: opera futuristica per l’epoca in cui fu costruita. Cosa ha provocato il disastro? Quasi certamente l’incuria umana che non ha saputo “conservare” né “preservare” un gioiello di ingegneria così delicato.
Con una lirica a volte straziante l’autore si interroga sulle cause della tragedia come se fosse lì, sotto il ponte crollato, quel gioiello ormai ferito che urla dolore e sofferenza.
Dedicato a alle vittime del ponte, ai sopravvissuti e alla città di Genova.
Edizioni Effetto dona 2€ agli sfollati di Genova per ogni copia venduta
Il libro dell’artista Simona Bocchi riassume i punti di svolta dell’evoluzione dell’arte terapia con i propri ripensamenti, il rapporto fra genio e follia e il ruolo dell’artista con cenni storici e motivazioni che hanno portato all’evoluzione dello strumento di cura. Riflessioni su filosofi e artisti che hanno contribuito al valore e ruolo dell’arte sino agli arte-terapeuti e i vari metodi che hanno formato la conoscenza pratica di Simona. Le immagini raccontano e fanno emergere le trasformazioni interiori dei beneficiari, accompagnandoli a un rinnovamento personale attraverso il linguaggio creativo che libera dal torpore degli incantesimi delle nostre trappole di protezione. Il colore e le proprietà benefiche. Le icone inconsce di una vita che prende forma e si cristallizza senza che mai dia l’opportunità di comunicare cosa stia effettivamente accadendo dentro di noi per rendere visibili i propri vissuti inespressi. Il metodo creativo migliora il pensiero e le relazioni, immagini create dall’inconscio portano in superficie e mettono ordine e confini ai disordini interiori.
Gocce di speranza, occhi Arcobaleno è una storia autobiografica che intreccia quattro vite, quattro cuori e un’esperienza al confine tra l’amore incondizionato e la tragedia più profonda. Quando Vanessa e Roberto scoprono di aspettare il loro primo figlio, Samuel, sono pieni di gioia. Al sesto mese di una gestazione “perfetta”, però, il piccolo presenta una grave anomalia. Un minuscolo dettaglio che non lascia via di scampo ai genitori, costretti a optare per l’interruzione terapeutica di gravidanza. L’impotenza li scaraventa in un baratro di angoscia e sensi di colpa finché, con coraggio, decidono di prendersi per mano e attraversare la tempesta. La malattia, la paura, il lutto perinatale, il blocco emotivo, il vuoto interiore: una miscela nera, densa, logorante. Ma al termine di un anno tremendo, la coppia riceve un dono del tutto inaspettato. In questa storia sono instillate gocce di speranza, perché la speranza è così: a volte si ha, a volte si perde, goccia dopo goccia. E ogni pagina è magicamente illuminata dagli occhi arcobaleno di una meravigliosa bimba dai riccioli dorati: Melissa.«Si definiscono bambini “arcobaleno” quei figli che nascono dopo un lutto perinatale o morte prematura perché, con la gioia che li accompagna, riportano la luce e il calore in una famiglia che ha dovuto affrontare la più terribile delle tempeste.»
Storie poco conosciute del commercio italiano negli anni Venti e Trenta.
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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